Foto di minori senza il consenso dei genitori: cosa si rischia?
Foto di minori senza il consenso dei genitori: cosa si rischia?
Dalla fotografia al post sui social. L'avvocato Fulvia Fois del Foro di Rovigo affronta un tema che interessa tutti i genitori con figli minori
Care lettrici e cari lettori, oggi voglio parlarvi di un argomento molto interessante che sempre più spesso compare come oggetto di causa nei Tribunali italiani.
A tutti – chi più, chi meno – piace immortalare i momenti più felici della propria vita e, perché no, condividerli sui social network con i propri amici del web.
Fin qui parrebbe non esserci nulla di strano o di particolare, ma tutto cambia e diventa più complicato quando oggetto delle foto o video da postare sono i nostri figli minori d’età.
Molti pensano che la sussistenza di un vincolo di parentela con il minore ritratto in una foto o in un video sia elemento sufficiente a legittimare la pubblicazione delle foto ritraenti i minori senza bisogno di chiedere niente a nessuno, tantomeno il consenso dei genitori.
Ma è davvero così?
Innanzitutto, è opportuno evidenziare che le rappresentazioni fotografiche sono considerate dal legislatore come dati privati, in quanto tali suscettibili di condivisione esclusivamente con il consenso del soggetto rappresentato.
La questione si fa ancor più delicata quando protagonisti dei contenuti multimediali siano, per l’appunto, soggetti minori degli anni 14, nel qual caso il consenso alla condivisione deve necessariamente essere esplicitamente accordato dai genitori.
Stante la delicatezza della posizione giuridica tutelata – ovvero il diritto alla riservatezza dei minori – sul punto è intervenuto anche il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, sancendo che affinché la pubblicazione e la diffusione di immagini di soggetti minori d’età possa dirsi legittima, è necessario che il consenso sia stato prestato da entrambi i genitori.
In mancanza di questo essenziale elemento – ovvero nel caso in cui qualcuno pubblichi le foto di un minore senza il consenso dei genitori – la pubblicazione è illecita e configura l’ipotesi di illecito trattamento dei dati personali, punito dal Codice della Privacy.
Non solo.
La pubblicazione di foto e video ritraenti minori d’età senza il consenso dei genitori può comportare anche una condanna al risarcimento del danno in favore del genitore contrario alla pubblicazione, come sancito anche dal Tribunale di Rieti che ha condannato una zia – colpevole di aver postato foto dei propri nipoti senza chiedere il consenso dei genitori – a risarcire 5.000 euro al padre dei minori.
E se un genitore pubblica foto dei figli senza il consenso dell’altro, cosa rischia?
È solo di qualche mese fa l’ordinanza del Tribunale di Trani con cui i Giudici, su istanza del padre di una minore, hanno condannato una madre non solo a rimuovere i video pubblicati su TikTok in cui veniva ripresa anche la figlioletta di nove anni, ma anche a versare una somma di 50 euro sul conto della bambina per ogni eventuale giorno di ritardo nella rimozione.
Il Tribunale evidenzia infatti che l’inserimento di foto di minori sui social network costituisce un comportamento potenzialmente pregiudizievole per essi in quanto ciò determina la diffusione delle immagini fra un numero indeterminato di persone, conosciute e non.
In forza di ciò, concludono i Giudici, la diffusione di immagini fotografiche dei propri figli minori di anni 14 necessita del consenso di entrambi i genitori – e non, invece, dei figli stessi – senza arrecare pregiudizio all’onore, al decoro e alla reputazione dell’immagine del minore.
Questo si spiega alla luce dell’art. 38 del GDPR, il quale sancisce che i minori, proprio in quanto meno consapevoli dei rischi, delle conseguenze e delle misure di salvaguardia dei loro dati personali, meritano una specifica protezione.
COSA NE PENSO IO?
La condivisione sui social di foto ritraenti soggetti minori senza il consenso dei genitori comporta non solo una violazione della loro privacy ma anche una assoluta mancanza di rispetto dalla quale possono derivare pericolose conseguenze come l’aumento del rischio di adescamento o di utilizzo indebito dell’immagine del minore stesso.
Proprio per questo, per una questione di sicurezza, ma anche di rispetto, si pone l’esigenza di interpellare i genitori del minore, assicurandosi di aver ottenuto un espresso consenso da parte degli stessi alla pubblicazione e/o diffusione dei contenuti.
Questa è una rubrica di informazione e divulgazione giuridica che ha il solo scopo di voler contribuire a livello sociale alla conoscenza dei propri diritti in quanto è mia convinzione che solo così è possibile tutelarli efficacemente dal punto di vista legale.
Se avete delle domande o volete propormi un argomento di cui parlare, potete farlo scrivendomi all’indirizzo e-mail dirittoetutela3.0@gmail.com o compilando il form che trovate sul sito www.studiolegalefois.com.
Avv. Fulvia Fois