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Vaccino Covid: cosa succede se i genitori sono contrari alla vaccinazione dei figli?

TUTELA GIURIDICA A PORTATA DI TUTTI - Quando il vaccino Covid divide: i figli minori portano in Tribunale i genitori

Il caso di un minorenne che vuole vaccinarsi e i genitori non gli firmano l'autorizzazione. L'avvocato Fulvia Fois spiega cosa dice la legge

Care lettrici e cari lettori, 

questa settimana voglio parlare con voi di un caso che ha fatto molto discutere e, a tratti anche sorridere soprattutto per l’inversione di ruoli che ne emerge.

Negli ultimi giorni, infatti, si sono registrati diversi casi di contrasti tra figli e genitori no-vax che negano il loro consenso alla vaccinazione.

Come sappiamo, in caso di vaccinazione di soggetti minorenni, i Centri vaccinali chiedono il consenso firmato da entrambi i genitori, ma può capitare che uno o entrambi i genitori non siano d’accordo.

Cosa fare allora? 

Distinguiamo diversi casi.

In caso di disaccordo tra genitori separati, sarà il Giudice della separazione a dover stabilire se il minore debba o meno vaccinarsi.

Se invece i genitori sono in disaccordo pur non essendo separati, allora la decisione spetterà al Tribunale per i minorenni.

Tuttavia, ci sono situazioni ancor più delicate e difficili da gestire, come nel caso in cui ragazzi giovanissimi ma comunque vicini alla maggiore età vorrebbero vaccinarsi, ma non possono farlo in quanto manca il consenso non di uno ma di entrambi i genitori.

Il caso è molto simile a quello accaduto solo pochi giorni fa in Toscana, ove un diciassettenne a cui i genitori negavano la vaccinazione, si è rivolto direttamente al proprio istituto scolastico affinché prendesse contatti e conferisse mandato ad un avvocato al fine di presentare apposito ricorso al Tribunale.

Al di là di quello che questo episodio ci porta a pensare, esso offre uno spunto molto utile per parlarvi della rappresentanza dei figli da parte dei genitori e delle possibili “vie di fuga” del minore dal controllo genitoriale.

Per comprendere meglio, va precisato che i genitori, normalmente, sono rappresentanti ex lege del minore che, in quanto tale, non ha la capacità per stare in giudizio da solo.

Ciò significa che quando l’interesse del minore contrasti con la volontà di uno dei genitori, il minore sarà rappresentato dall’altro genitore.

Tuttavia, può accadere che gli interessi del minore contrastino con quelli di entrambi i genitori: in tal caso sarà necessario rivolgersi al Tribunale affinché venga nominato un curatore speciale, il quale curerà gli interessi del minore in conflitto e richiederà le opportune autorizzazioni al compimento degli atti.
In questi casi, dunque, per far valere le proprie ragioni il minore può rivolgersi a:
• Istituto scolastico;
• Garante infanzia e adolescenza;
• Ufficio interventi civili procura minorile 

Presso questi enti/soggetti, il minore potrà esporre e far mettere per iscritto la situazione e la propria volontà consentendo di chiedere l’apertura di un procedimento presso il Tribunale per i minorenni che a sua volta nominerà un curatore speciale che sosterrà l’istanza del minore contro i genitori.

COSA NE PENSO IO?

Ritengo che la questione vaccini sia una problematica davvero delicata che deve essere affrontata con consapevolezza, confronto e pieno rispetto all’interno della famiglia anche se divisa.

Il ricorso al Tribunale deve essere l’extrema radio e non un’imposizione da parte dei figli minorenni nei confronti dei propri genitori. Occorre maggiore comunicazione e informazione.

Se avete delle domande o volete propormi un argomento di cui parlare, potete farlo scrivendomi all’indirizzo e-mail dirittoetutela3.0@gmail.com o compilando il form che trovate sul sito www.dirittoetutelafois.com.

                                                                                                                                                                                                                                                         AVVOCATO FULVIA FOIS

 



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