L’ex si trova un compagno violento: come chiedere la modifica dell’affidamento dei figli?
L’ex si trova un compagno violento: come chiedere la modifica dell’affidamento dei figli?
L'avvocato del Foro di Rovigo Fulvia Fois si occupa della circostanza in caso di separazione o divorzio in cui un genitore a cui sono stati affidati i figli minori ha una relazione che mette a rischio il rapporto con i bambini
Care lettrici e cari lettori, oggi voglio parlarvi di un argomento molto delicato ma che può interessare davvero tantissime famiglie le quali, tuttavia, spesso possono trovarsi impreparate e non saper affrontare e coniugare in maniera adeguata tutti gli elementi e gli interessi in gioco.
Sto parlando di separazione e, in particolare, di tutti quei casi in cui il genitore collocatario prevalente dei figli minori trova un nuovo compagno o una nuova compagna con cui, magari, inizia una nuova convivenza: cosa fare in questi casi? Come comportarsi? E se il “nuovo arrivato” dovesse tenere comportamenti poco consoni per un bambino?
Come ben sappiamo, in caso di separazione, divorzio o regolamento della responsabilità genitoriale, il giudice stabilisce i tempi e le modalità di permanenza dei figli minori presso ciascun genitore, secondo lo schema del collocamento che, a seconda dei casi, può distinguersi in prevalente (quando viene disposto che i figli risiedano in prevalenza presso l’abitazione del genitore ritenuto maggiormente idoneo a soddisfare le esigenze degli stessi), a residenza alternata o turnaria (quando viene disposto che i figli alternino periodi di convivenza presso ciascun genitore) o invariato quando, cioè, i figli continuano a risidere nella stessa casa e sono, invece, i genitori a turnarsi.
Il collocamento prevalente è senz’altro la forma più utilizzata in quanto maggiormente in grado di garantire il rispetto del prioritario interesse del minore, che può contare sul mantenimento costante di punti di riferimento stabili come la propria casa, le proprie amicizie, le proprie attività abituali ecc….
Tuttavia, con il passare del tempo, possono presentarsi delle situazioni in cui il benessere dei figli minori rischia di essere pregiudicato, magari a causa di cambiamenti, come ad esempio il fatto che il genitore collocatario abbia un nuovo compagno violento, o che fa uso di sostanze stupefacenti. Come agire allora in questi casi?
Occorre precisare che, normalmente, non è possibile impedire arbitrariamente al figlio di frequentare la casa materna e il nuovo compagno della madre o chiedere al giudice che si pronunci in tal senso se non in presenza di una valida motivazione.
Tuttavia, se il nuovo compagno o la nuova compagna tengono atteggiamenti che possono rivelarsi pregiudizievoli e deleteri per i figli – ad esempio, al caso in cui il facciano utilizzo di droga o abbiano atteggiamenti violenti in loro presenza – il genitore interessato potrà chiedere al giudice la modifica delle condizioni dell’affido purché dia dimostrazione del pregiudizio che la prole rischia di subire.
In queste ipotesi, il genitore interessato potrà chiedere al giudice non solo che i figli non vedano il nuovo compagno, ma potrà anche chiedere una modifica del regime di affidamento.
In tal senso si è pronunciata anche la Corte di Cassazione che con una recente ordinanza ha accolto il ricorso di una madre, ed ha disposto la cessazione del collocamento della figlia presso il padre in quanto avente un rapporto talmente conflittuale e violento con la nuova compagna, tale da essere in grado di incidere negativamente sulla salute psico-fisica della minore.
Quello che, quindi, il genitore interessato può fare è rivolgersi al Tribunale e chiedere che, a causa di fatti nuovi sopravvenuti, vi sia un mutamento del regime di collocamento, chiedendo che il figlio venga collocato presso di lui.
COSA NE PENSO IO?
Penso che il tema in questione sia estremamente delicato e, proprio per questo, meriti una valutazione approfondita e di un accertamento fattuale delle accuse mosse.
È infatti importante, quando si parla di affidamento dei figli, pensare esclusivamente al loro preminente interesse in modo scevro ed incondizionato rispetto ad altri fattori.
È importante mettere da parte i propri sentimenti, il proprio orgoglio e le proprie convinzioni per poter vedere chiaramente come stanno le cose ed individuare ciò che è meglio per i nostri figli, senza il rischio di pregiudicare una persona che, magari, non ha colpe.
Questa è una rubrica di informazione e divulgazione giuridica che ha il solo scopo di voler contribuire a livello sociale alla conoscenza dei propri diritti in quanto è mia convinzione che solo così è possibile tutelarli efficacemente dal punto di vista legale.
Se avete delle domande o volete propormi un argomento di cui parlare, potete farlo scrivendomi all’indirizzo e-mail dirittoetutela3.0@gmail.com o compilando il form che trovate sul sito www.studiolegalefois.com.
Avv. Fulvia Fois